La penna Bic, per scriverti ti Amo

Quanti di voi  l’hanno usata ai tempi della scuola?

La magica penna “Bic”( nerablu, verde, rossa che differenza fa ).

Si prendeva il tappo e lo si spezzava sul banco; durante le lezioni  la si mordeva al punto tale da renderla indecente. Sebbene, intera, mezzana, rinsecchita ( la pompetta) continuava a fare sempre il suo dovere.

La  ” Bic” ,come un filo invisibile ci univa ed attraverso il suo inchiostro fissava, le nostre emozioni,  i nostri pensieri ed i nostri sogni su quei fogli bianchi. (A volte anche sul banco di scuola: diciamocela tutta! )

Io  ho ripreso in mano quella penna, riappropriandomi di quello spirito di un tempo,  per scrivere tante pagine nel mio blog per poi condividerle con tutti coloro che vorranno leggerle, commentarle o criticarle.

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#celafaremo:La nostra parte migliore

Distrazioni ci avvolgono: ciechi davanti alle nostre potenzialità e così svegli di fronte a quelle altrui. Tutto quel che creiamo , diciamo, facciamo è una parentesi tonda racchiusa tra le quadre o le graffe dell’altro.

Ciascuno è attonito di fronte al successo o alla luce che avvolge quella persona, ma non vede il proprio cambiamento , il proprio progredire, il proprio a(e)stro.

Non facciamo in modo che prevalga la nostra parte peggiore e  che gonfi le vele della paura, della demotivazione e dell’inerzia. Continuiamo, continuiamo e ancora continuiamo per la nostra strada, ascoltando il nostro cuore e sfiorando la nostra parte migliore. Scoprendo dolcemente che essa è unica e soltanto nostra (e di nessun altro!): un patrimonio che genera patrimonio.

Diamole ancora fiducia(ancora una volta), ci ripagherà! Essa: può tenere la  testa salda nel vortice di un valzer elettrizzante; può sfidare il chiaro di luna, lungo sentieri soavemente profumati; può scavalcare un cancello senza pericoli, attraversare una siepe spinosa senza impigliarsi, può scendere lungo un sentiero sdrucciolevole senza cadere; può ascoltare le sirene tenendo sempre il timone fermo

(LA NOSTRA PARTE MIGLIORE:#celafaremo).

 

Il blog veste donna

Non me ne vogliano i maschietti, ma vorrei dedicare questo post alle donne. Ragazze siete fantastiche a trasmettere  emozioni attraverso i vostri blog !

Una volta la mamma regalava ai figli(in particolare alle figlie) un diario segreto.Il diario era corredato di un  un lucchetto con una chiave, la quale sistematicamente veniva  nascosta in un posto sicuro. Il nascondiglio segreto lo conoscevano solo due persone. Indovinate chi? ……….(Brave/i!): Mamma e figlia naturalmente. Ma ciò è un dettaglio.

Vorrei sottolineare , un’altra cosa invece: Ma “segreto” perché?

Forse perché quei pensieri gentili , innocenti e forse anche acerbi( come  “Il primo bacio”, “la prima cotta” ecc.) potevano essere fraintesi?

Classico dialogo tra mamma e figlia:

“Figlia”: Mamma sai, ho conosciuto un ragazzo…..

“Mamma”: zitta, non ti far sentire da tuo padre.

Come per dire, scrivi nel tuo diario segreto e non lo far sapere a nessuno.

A questo punto, non posso fare altro che ringraziare, chi ci dà la possibilità di scrivere liberamente  attraverso un blog , chiaramente nel limite dell’educazione e della decenza.

Ringrazio,inoltre, tutti coloro che stanno facendo squadra con me, in particolare le donne per la loro creatività e per la loro energia atomica  che ci spinge in avanti.

Statisticamente le donne si impegnano di più nel lavoro che svolgono e nell’obiettivo da raggiungere?

Sarà per questo sono più lette?

Perché, gentil sesso non prendi spunto dalle tue colleghe che ce l’hanno fatta?

Il blog di Chiara Ferragni ,ad esempio, se parli di moda, fashion e style.

.theblondesalad

Le ce l’ha fatta a diventare famosa, perché non potresti farcela tu?

 

 

 

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Entra in scena il “sogno”

Riflessioni

Non manca un giorno che l’informazione, attraverso i giornali, attraverso la televisione, attraverso la radio uccide i nostri sogni.

Una contaminazione collettiva di pensieri negativi ci investe, e tocca le nostre scelte, le nostre decisioni, producendo un rallentamento di massa. Io mi sento, a volte, di correre verso la porta con la motivazione di fare Goal , ma qualcuno mi sta tirando la maglia. La medicina, come condizione essenziale, è quella di reagire al fine di produrre una azione. Cambiare si può!. Perchè questo avvenga occorre promuovere emozioni, suscitare passioni…..insomma continuare a sognare.

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Il tempo di rubarti un bacio

The Love, plate 2 on Flickr Large

Foto di Chauncer

Siamo  in affanno, davanti a noi c’è sempre un tizio che corre a gambe levate “il tempo“.

Il tempo è denaro“; “il tempo e la marea non aspetta nessuno“; “rimandare a domani ruba tempo”.

Scadenze incombenti, il tempo che manca, tante cose da fare senza il tempo sufficiente per farle, nemmeno lontanamente bastano otto ore.

Questi affanni non sembrano darci pace; proprio quando pensiamo di essere arrivati in vetta, tutto ricomincia daccapo la mattina seguente.

Ma perché è sempre così?

Classica conversazione genitori-figli: una delle esortazioni più comuni, anche nella famiglia più organizzata, sono: “Sbrigati!”(oppure “Su, Emma muoviti!”, o “Presto, Luca!). Se ascoltiamo  e contiamo, resteremmo stupiti di quante volte ,in una giornata, ci rivolgiamo a chi ci è accanto con una esortazione del genere.

Il tempo, in quanto tale, non è colpevole dei nostri affanni, lo è il nostro atteggiamento verso il tempo, la nostra percezione del tempo: in altre parole, è la nostra mente, e non gli orologi, che materializza l’angoscia del tempo.

Eppure, a  volte, quell’attimo di tempo diventa infinito: “Quel tenero abbraccio“; “Quel dolce sorriso” “Quegli occhi prfondi-languidi-atemporali”; ” Quel leggero soffio tra i capelli”; ” Il ricordo delle labbra di mamma nel pronunciare ….Il tempo di rubarti un bacio!

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Chi è creativo vince!

Chi è creativo vince!

Wow!

GIA’ SIETE ARRIVATI ALL’ULTIMA FRASE DEL MIO POST.

(così  vi risparmio di far scendere giù ,vertiginosamente, la barra laterale).

Si è soliti saltare tutte le parole per arrivare alla fine dell’articolo, per tanti motivi: “è un articolo palloso”, “è troppo lungo”, “non ci sono infoimmagini” , “è ripetitivo”,ecc.

Replico ciò che ho detto in un precedente articolo:  io, personalmente, leggo tutti i post dei miei follower (Mi arricchiscono), e se un giorno(lontano, forse, chissà?) diventerete talmente tanti (un numero esorbitante) da non poter leggervi tutti, allora delegherò qualcuno che mi faccia una sintesi.

Siete liberissimi di non credermi, ma sottolineo che chi (come me) è abituato a leggere ed è appassionato , avido di lettura, conosce il modo di leggere in fretta. In realtà, esistono metodi, trucchetti di lettura veloce ad ausilio della sete di parole(ma ve ne parlerò in un altro post).

Purtroppo non siamo tutti uguali: il preambolo a questo articolo, nasce per sensibilizzare in voi, il concetto che il lettore deve essere stimolato(intrigato), per far si che legga fino al  punto di chiusura.

Si, ok tutto chiaro, ma come si fa?

In tutta risposta vi dico che……………………………………………………………

…….la rimando al prossimo post perché mi siete simpatici.(SCHERZO)

Vi ricordo che l’articolo finisce con la frase: “ Chi è creativo vince!

Grazie per l’attenzione( solo a coloro che sono arrivati fin qui! Spero tutti.)

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Girotondo di cuori

I bambini ,innocentemente, si prendono per mano in un girotondo di cuori.

Gira la testa , girano i colori.

Negli occhi dei presenti si intravede un arcobaleno,

forse prodomo di un futuro più sereno.

Rifletto sui gesti più semplici: da tempo non lo faccio più !

Un mare di ricordi, un cielo sempre più blù.

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Essere generosi aiuta a stare bene

Far sentire bene le altre persone è uno dei modi più belli ed efficaci che esistono per far sentire bene anche se stessi.

Aiutare le persone, aiuta anche noi e, da uno studio fatto qualche anno fa dalla York University, si è riscontrato un aumento del livello di autostima. Ai partecipanti del test, si è chiesto di comportarsi con gentilezza e disponibilità verso un’altra persona per qualche minuto al giorno. Dopo sei mesi, i partecipanti riportarono un maggior livello di autostima e di felicità.

Siamo sempre tentati a guardare chi sta meglio di noi, ciò potrebbe generare in noi gelosia, insoddisfazione, precarietà d’animo; tutte frecce insidiose per la nostra autostima. Cambiando la prospettiva, cioè prendendo in considerazione le persone che hanno almeno uno svantaggio rispetto a noi, ci accorgiamo della nostra utilità e dei nostri punti di forza. Non esistono solo persone che stanno meglio di noi, esistono anche persone desiderose di un piccolo gesto quotidiano come ringraziare, fare un complimento sincero, dare conforto a chi ha avuto una giornata pesante o dare una mano a chi sta portando qualcosa di pesante,ecc. Queste piccole azioni non costano nulla e possono davvero far la differenza per te e per gli altri.

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Esercizio

Ogni giorno appunta su un quaderno le azioni di solidarietà svolte e, nei momenti di sconforto, rileggiti minuziosamente quegli eventi, rivivendo il luogo ed il gesto.(Funziona!)

Data:…………………..

Luogo:…………………

Descrizione:…………..

Attimi

Quasi mezzanotte di ieri sera, tarda sera, quando il campanellino di wordpress si chiazza di arancione.

Ero quasi tentato, per un attimo, di controllare la notifica l’indomani mattina, ma non l’ho fatto. Un nuovo follower “Zucca Zoe” : sarà uno scherzo di halloween, ho pensato?

Invece no,  mentre leggevo ( io leggo tutti i blog dei miei follower) ho scoperto l’energia di un mondo interno strabiliante , vero e sano dell’autrice, che cito ( spero che le faccia piacere) Francesca Bernardi”.

Premesso che odio fare i “copia ed incolla”(consiglio a tutti di non farli), a meno che non sia doveroso farli, come in questo caso( citando la fonte).

Riporto parzialmente un suo articolo:

I due valori aggiunti ( tratto dal suo blog  https://zuccazoe.wordpress.com/ )

Perché con tutte le sue fatiche la maternità è un periodo meraviglioso fatto di piccole grandi cose…

Il primo mare gli Zucchetti l’hanno vissuto  a nove e dieci mesi.

Per anni ho corso come una matta da una parte all’altra della spiaggia, perché i miei figli non sono mai stati pupazzi.

M’inventavo ogni espediente per trascorrere con loro le migliori vacanze possibili cercando di fare economia, considerando i quasi due mesi di permanenza a casa dei nonni.

Decine e decine di giri sul gommone trainato, per far arrivare l’ora del bagno.

Tante esplorazioni lungo il fiume alla ricerca di piume di gabbiano.

Il riposino dopo mangiato sostituito poi dai compiti con l’inizio delle elementari.

Adesso continuo io:

Questo pezzo di articolo è un concentrato di amore , espresso da una madre,  nei confronti dei propri figli. Un amore impregnato di sacrificio e di lotte, affinchè i propri figli vadano avanti nella vita e che crescano sani e dritti.

Cosa, noi genitori, non faremmo per i nostri figli?

E’ vero quando sono piccoli, li teniamo più vicino a noi, “più protetti”. Il problema ci sarà quando cresceranno!

Abbiamo il dovere di assicurargli un futuro migliore, una terreno meno arido da calpestare, un sogno troppo bello da realizzare.

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Frammenti

Tutto tace quando è mattino presto

la mente elabora un semplice testo

frammenti di eternità:  “da un raggio di sole”

quanti cambiamenti, quanti cambi di suole.

Siamo tutti uguali nei piccoli gesti

proviamo emozioni in commoventi testi,

andiamo avanti strappando pagine al calendario

sempre alla ricerca della carta che chiude il solitario.

Tirare calci ad un sasso , a testa alta

portare per mano un’emozione cobalta,

fantasticare  nel sottobosco di una  chimera

e scoprire dolcemente che ciò che è,…….

era.

M.D.M

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