#4.La motivazione alla base di tutto

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Foto di Thụy Du Photo

E’ importante saper motivare e coinvolgere il lettore. Non possiamo negare, che il nostro “caro” lettore è la nostra forza, è la spinta atomica che ci consente di postare ancora ed esternare le nostre passioni e le nostre emozioni.

Il lettore deve percepire da subito la nostra direzione, il nostro messaggio. La creazione della “direzione in cui andare” identifica l’itinerario da percorrere.

Se attraverso i nostri post , riuscissimo a creare “motivazioni” allora potremmo sperare nella fidelizzazione del lettore. Un buon blogger, deve saper evidenziare la visione del suo “prodotto” e dei valori che ci girano intorno.

L’azione lettore-scrittore deve essere dinamica, i solisti non vanno da nessuna parte mentre il gruppo genera dinamicità e motivazione. I post devono essere trattabili e raggiungibili da un pubblico ampio: quindi non devono essere troppo lunghi e devono essere capaci di risvegliare l’appetito, intrigare il palato e tenere banco fino alla prossima portata.

Curiamo,quindi, i contenuti affinchè il lettore venga coinvolto e stuzzicato nella sua curiosità per farlo tornare alla prossima puntata. Inoltre non scriviamo di getto(rileggiamo i contenuti,anche a voce alta per carpire eventuali note stonanti), potrebbe essere emozionante ma infernale per chi ci legge.

Il lettore è un nostro amico, quindi è bene usare un tono colloquiale, per esempio possiamo immaginare di scrivere a quella persona che conosciamo da tempo, con un testo scorrevole, fluido e sciolto. Il tono colloquiale è efficace, ma non tralasciamo mai le regole di ortografia, sintassi e grammatica.

Decidere di gestire un blog implica anche ottenere risultati dall’esterno, che sono il frutto di una buona attività motivazionale dall’interno. Abbiamo deciso di “bloggare” perchè siamo stati spinti da una forte motivazione a farlo! La motivazione è una grande risorsa interna, che ci dà onore nell’agire, sicurezza, convinzione e tenacia nel raggiungere i nostri obiettivi.

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#1.Blogger si diventa

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Foto di Jeremy VanderMeer

Signori si nasce ed io modestamente lo nacqui ” è una frase che Totò recita in “Signori si nasce”  un film del 1960, per me intramontabile e che piace ancora oggi agli adulti e ai bambini. Si proprio così! Totò piace ai bambini!  Anche se quest’ultimi, ahimè, sono sempre più attratti dal  mondo degli “Yo kai” (piccoli mostriciattoli manga che hanno letteralmente  stregato le nuove generazioni).

Al contrario(come antinomia) mi piace, personalmente, ripetere ” Blogger non si nasce, si diventa

Proviamo a digitare su Google “Come si crea un blog” a cascata troverete articoli di altri blogger che vi descrivono (entusiasticamente) argomenti come “Creare un blog di successo” “Come aprire un blog e guadagnare” “Creare un blog da 12.000 euro in tre mesi” ecc.

Bellissimi titoli!Accattivanti!Sono  la panacea di tutti i nostri mali? Per voi è  così?

Io penso che per fare blogging, bisogna crederci fino in fondo e seguire alcune regole “pilastro” da tenere sempre sottomano.

Una tra queste è quella di  mantenere il contatto con le persone(i nostri lettori): non esiste una strada univoca, ma esiste la voglia e la predisposizione di farlo!

Quindi prima di conoscere i nostri lettori, sarebbe opportuno, in primis ,conoscere “noi stessi“: guardarci dentro, guardare e conoscere i nostri limiti nel vedere le cose.

Forse abbiamo una visione molto ristretta delle cose?

Rimbocchiamoci le maniche per scoprire i nostri modelli mentali, le figure e le immagini che influiscono sul nostro modo di vedere il mondo(la nostra prospettiva).

Il concetto di “nuovo” spaventa tutti gli esseri umani, ma solo i  più temerari possono andare avanti in maniera prepositiva.

Il “nuovo” può divenire meno ostico, solo se ci abbandoniamo al confronto con gli altri( commenti ,considerazioni, condivisioni): l’oppositività al “nuovo” nasce dai nostri schemi mentali “arrugginiti.

Quindi, perchè non portare  via la polvere dai cassetti della  nostra “visione” delle cose?

Perchè non  cavalcare il cambiamento e lasciarsi alle spalle la staticità?

Perchè non  concentrare le energie verso gli obiettivi?

Perchè non  sviluppare la pazienza?( molti blogger abbandonano perchè troppo precipitosi nell’aspettarsi il risultato)

Perchè non  vedere oggettivamente la realtà?

 

 

 

 

#5. Essere consapevoli che l’obiettivo dipende da noi

Un obiettivo è più facile se dipende da noi.

Molto spesso gli obiettivi che esprimiamo in realtà sono obiettivi per altre persone e non possono essere per noi. Mi spiego meglio: “Voglio che i miei follower trovino il mio blog affascinante”; “Voglio che  i miei follower siano più gentili nella formulazione dei commenti”, non sono ancora un obiettivo ben formulato. Sono buoni inizi, ma bisogna trasformarli, perchè rappresentano desideri che non dipendono interamente dalla nostra volontà…e per questo potremmo aspettare tutta la vita. Se il nostro obiettivo dipende da qualcun altro, sarà quasi impossibile raggiungerlo perchè ciò che fanno gli altri non è sotto il nostro diretto controllo. Noi abbiamo il controllo solo dei nostri comportamenti.

Nell’esempio precedente ” Voglio che  i miei follower siano più gentili nella formulazione dei commenti”, per riformulare questo obiettivo dobbiamo prima considerare quello che possiamo fare noi in questa situazione. Noi non abbiamo il controllo dei nostri followers, ma abbiamo il controllo sui nostri comportamenti.

Facciamo qualche esempio: Il mio follower ha un modo di commentare che non piace a me; posso essere meno permaloso; posso essere tollerante; posso ignorarlo; posso capirlo; posso cominciare io, ed essere molto più gentile quando commento e vedere cosa succede….( il resto delle riformulazioni le lascio alla vostra fantasia).

Ecco che se  ci accorgiamo che i nostri obiettivi non dipendono strettamente da noi è buona norma riformularli.

Non sono le cose in sé che turbano gli uomini, ma i giudizi che gli uomini formulano sulle cose

( Epitteto)

 

#6.Perché si deve andare avanti.

Ho iniziato a bloggare , ovvero a scrivere post in un blog, quasi 10 anni fa. All’epoca se condividevo questa mia passione con qualche amico o con qualche familiare, mi davano per matto. Tantissime “sconfitte” ma anche tante “soddisfazioni” si sono susseguite da allora. Tanti blog aperti e poi chiusi, fino ad arrivare a “Celapossiamofareblog“.

Ebbene, sono ancora qui “io a scriverlo” e “voi a leggerlo“. (Non ho mollato!)

Che cosa non mi ha fatto cambiare idea?

Forse il sublime ritorno ai fondamentali, a quei valori che ci hanno sostenuto nei momenti difficili.

Ricordo un proverbio biblico “Il cuore rispecchia il modo in cui un uomo pensa“.

Personalmente condivido totalmente questo proverbio:il tutto inizia con il pensiero che ci permette di creare qualcosa di buono nella nostra vita. Ho letto tante biografie di uomini illustri( A. Lincoln, A. Canergie, Napoleone, Alessandro, ecc.) e sintetizzando ho capito che i grandi uomini e le grandi donne, prima di essere giudicati tali avevano sperimentato dolori e sofferenze ben più di me.

Questi uomini, erano in primis condottieri, avevano una forza interna che impediva loro di di accontentarsi di qualcosa di meno di ciò che potevano dare, o essere, o donare. Il nostro passato non può e non deve essere uguale al nostro futuro!

Tali persone amavano ciò che facevano, non si stancavano mai di mirare i loro obiettivi , corredati sempre di ardente desiderio, fede e ostinazione nel raggiungerli.

Diamo retta al nostro “pensiero” ricreiamo la nostra vita.

 

 

 

 

 

#8. Giochiamo di anticipo

Caro blogger, dimmi una cosa: hai mai fatto quella esperienza…sai, l’esperienza di giocare a playstation con un bambino?

Con  tuo nipote o tuo figlio?

Non dirmi chi vince conosco già la risposta: il bambino,ovvio!

Ma come fa? E’ più intelligente, più veloce, più forte?

Mio figlio, quando rientro a casa da lavoro, mi dice : “Vieni a giocare con me, Papà?“.

Potrei dire subito”No,no non conosco questo gioco perché non lo fai tu?

E lui: “prova, è semplice! Ti faccio vedere! ” E uccide qualche cattivo che compare sul display.

Resisto, ma poi mi lascio prendere dall’amore che provo per lui e cedo. La frase che mi frega sempre:” Gioca prima tu!” Per non fare brutta figura, mi concentro e con tutto l’impegno  che posso inizio il gioco e puntualmente dopo 4 o 5 secondi, boom,bang,boom,bang sono morto. Colpito al petto.Fregato.

Mio figlio prende  il controller e all’improvviso bang,bang,bang,bang i cattivi sono ovunque dal cielo, da terra, di lato sbucano da tutte le parti ma egli anticipa tutte le loro mosse. Ed io dopo 20 minuti sono ancora lì, ho dimenticato di dirvi che non mi è stato possibile allontanarmi dal campo di gioco.

Ma perché mio figlio vince sempre? Perché è più giovane di me? Perché ha dei riflessi migliori dei miei? Perché è più veloce? No!

E’ perché ha già giocato in precedenza.

Possiede già uno dei grandi segreti  della vita e del successo in generale: sa anticipare.

I perdenti reagiscono, i leader anticipano.

Il segreto (valente  in generale) per la nostra attività di blogging potrebbe essere quello di programmare il nostro piano di lavoro a tavolino, giocare di anticipo, al fine di aiutarci ad anticipare tutte le sfide ed evitare inutile stress e a raggiungere il nostro vero obiettivo: emozionare e allettare i nostri lettori a gustare i nostri post.

 

#7.Un’onda di sensazioni mozzate a metà

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Foto di koroa

Attimi di incertezza, chi non li ha?

Lascio o raddoppio?

Chiudo il mio Blog oppure continuo e salgo in cima alla montagna?

Vediamo se riesco a non farvi mollare!…

Di seguito troverete un passo di un mio racconto.

Passo:

….Mi sono ritrovato nella piazza del Gesù Nuovo a Napoli per puro caso e me la sono girata tutta, ho tagliato per stradette oblique.

Mi piaceva osservare i passanti e godere delle mie sensazioni, come una lente di ingrandimento che ingigantisce un particolare che passa inosservato. Poi sono arrivato ad un angolo da dove potevo scegliere tra due direzioni diversecon i piedi che mi facevano male e con la sensazione di dolce in bocca. Mi ha colpito un’antica libreria di stampe d’epoca e mentre mi avvicinavo ho notato una donna ferma alla vetrina. Non l’ho riconosciuta subito: una ragazza signorile, con i capelli neri a caschetto illuminati dai raggi del sole che spuntava “felice” tra le nuvole e le belle gambe scoperte da un cappotto troppo corto. Il suo modo di stare in piedi mi era familiare: come una ballerina assorta nei suoi pensieri, con un piede leggermente in fuori e una mano su un fianco, impegnata a guardare qualcosa nella vetrina. A mezzo metro da lei mi sono reso conto che conoscevo quella ragazza e ciò ha allontanato istantaneamente tutti i pensieri che avevano occupato la mia testa fino a quel momento. Ho gridato ” Maggie ” nel tono più sgraziato che mi potesse venire; lei si è girata di scatto con una espressione di spavento che mi ha fatto balzare indietro di due metri. Non mi aveva riconosciuto. Sono “Massimiliano” le ho detto vergognandomi del mio stesso tono e di quanto sono stato cretino. Lei ci ha messo un po’ a ricordarsi di me, ma poi fortunatamente ha sorriso e ha detto ” Ah, si, certo”

Sono stato indeciso se baciarla sulle guance e anche lei sembrava indecisa, ma nessuno dei due ha fatto il primo passo; ci siamo dati la mano. Poi le ho chiesto  “Cosa stavi guardando?”. Lei ha indicato nella vetrina  delle stampe antiche raffiguranti dei paggetti, tra libri di cuoio, pergamene e penne d’oca con il calamaio. Ho fatto finta di guardarle e ho detto “Belle”. Non ero mai stato bravo a trovare le parole giuste con una ragazza che non conoscevo bene,  ma adesso avrei voluto avere un suggeritore teatrale nascosto dietro le quinte a rammentarmi le battute. Lei mi ha guardato con aria interrogativa ed ha sorriso appena. Continuavamo a stare fermi davanti alla vetrina, nel passaggio di cinesi carichi di buste shopper dei migliori negozi e delle migliore marche. Ad un passo da noi suonava un ragazzo straniero il violino, un violino senza corde: il suono melodico usciva dalle sue corde vocali(una cosa che non avevo mai visto prima.) .Margherita, Maggie  per gli amici, si era girata a guardare nella sua direzione e mi sono reso conto che il nostro incontro sarebbe potuto finire benissimo  in quel momento. Così le ho chiesto “Vai anche tu là?”ma con un “là” così vago, il massimo dell’aleatorietà che potevo esternare, sperando che non andasse dalla parte opposta. Lei ha detto “Si”,  ha detto di si schiudendo appena le sue labbra.

Camminava con un passo leggero e lungo, ad un tratto mi ha chiesto” Cosa ci fai a Napoli? “. Le ho detto ” Mi piace fare una passeggiata spensierata in questa città, durante le feste di Natale”.

Lei mi ha guardato con un’aria felice, ha detto “Moi aussi, j’aime! “.

Le ho risposto ” Eheh….”Si”( Google translate dove sei finito???). Ricordo ancora adesso la bellezza dei suoi lineamenti nel sorridermi in maniera più marcata, : aveva un modo buffo di arricciare il naso, inclinare la testa e far brillare gli occhi.

Maggie mi ascoltava, ogni tanto sorrideva ma non mi interrompeva e mi guardava con i suoi occhi nocciola chiaro. Gli occhi dei passanti, quasi in maniera ostentata, cercavano di incrociare un suo sguardo, ma lei faceva finta di non accorgersi dell’attenzione insistente, ci doveva essere abituata e non sembrava che le dispiacesse. Continuavo a parlare, per mascherare la gelosia che stavo provando in quel momento e per paura che il momento di vicinanza si esaurisse. Le ho chiesto cosa stesse leggendo in quel periodo; lei ha detto che stava rileggendo le poesie di Prevért e che la sua poesia preferita era “Cet Amour“. Il suo accento francese mi arrivava come una vibrazione tiepida, che dall’udito condizionava tutti gli altri miei sensi per poi mixarli nuovamente. Guardavo i  tavolini dei “Caffè” e pensavo che mi sarebbe piaciuto entrare e sederci uno di fronte all’altro a un tavolino, ma avevo timore che quell’equilibrio che si era creato tra noi potesse rompersi di colpo.Forse avrei dovuto osare? Ma non l’ho fatto!

Il rumore delle auto e dei mezzi pubblici, d’improvviso aveva interrotto l’atmosfera magica che ci aveva tenuto vicini fino a quel momento, stavamo percorrendo una stradina che affacciava su una strada larga dove passavano Autobus e taxi.  Giunti all’incrocio della via maestra, ci siamo paralizzati, avrei potuto portarla indietro, avrei potuto dire…; la fissavo da vicino senza parlare. Lei ha detto “devo andare” e quasi controvoglia ha alzato il braccio sporgendosi dal marciapiede, un taxi si è fermato dopo due istanti, dove il tassista le ha fatto capire di avere molta fretta. Ci siamo stretti la mano, indecisi se abbracciarci o meno come quando ci siamo incontrati vicino la vetrina della libreria,ancora una volta letteralmente sospesi in  un’onda di sensazioni mozzate a metà.

Ti è piaciuto questo articolo?

Sono contento, perché ci metto passione in ciò che faccio!

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Come posso migliorare la seo del mio blog

Gli algoritmi dei motori di ricerca cambiano spesso!

Fatta questa premessa ci sono delle regole standard, che valgono sempre in generale: 

  • Scelta delle parole chiave.Facciamo un esempio:Sei un blogger che parla di viaggi, quindi le tue parole chiave potrebbero essere  “viaggio”, “vacanza”, “albergo”, i nomi delle città di destinazione, e altre parole correlate, come “nomadi” o “zaino in spalla”.
  • Scelta dello slogan del blog:Di solito il vostro motto deve contenere la parola chiave più importante
  • Verifica del proprio profilo . Il profilo deve essere curato nei minimi termini perchè compare quando commentate;   mi raccomando ad inserire l’URL del blog nel profilo ed un’immagine decente.
  • Pubblica regolarmente. Google impiega del tempo per indicizzare il tuo articolo, quindi più articoli scrivi e più puoi essere catturato.
  • Non eccedere con i tag. Al massimo puoi scrivere quindici tag che devono essere pertinenti all’articolo.

Come incentivare l’utente a leggere i nostri post

Hai dedicato tanto tempo, tanta assertività, tanto lavoro a scrivere un post. E i risultati? Deludenti?

Nessun  commento, nessun  tweet , nessuna condivisione su  Facebook .

Sei nell’apatia più profonda, non ci pensare più! Seguimi e vedrai che un miglioramento ci sarà.

Studi su internet hanno dimostrato (studio web usability seminale) che il  79 per cento degli utenti web scansione piuttosto che leggere.

Sembra brutto a dirlo, in teoria dovresti dimenticarti di ciò che hai imparato a scuola quando ti hanno insegnato a  scrivere un buon  tema di italiano.

L’utente medio ha bisogno di informazioni veloci, quindi sarebbe opportuno andare subito al punto, usare frasi semplici quasi da quinta elementare(dovete pensare che esistono algoritmi come quello usato da google che non masticano molto bene le frasi complesse da premio oscar per la letteratura). Una buona tecnica nella scrittura di un post sarebbe quella di usare la piramide rovesciata, ovvero anticipando la conclusione nel primo rigo per poi argomentarla nei passi successivi.

Vi elencherò dei modi da utilizzare per scrivere un post in maniera efficace.

 

 

1. Essere sintetici

 

Provare a raggruppare tre o quattro periodi in  una sola frase

2. Curare il titolo

Pensa ad un titolo che possa attirare l’attenzione del lettore su l’argomento che gli stai proponendo.

Il sottotitolo deve essere intrigante: è importante che il lettore capisca il nucleo del dell’argomento. Il lettore odia la perdita di tempo!!!

 

3. Creare degli elenchi puntati all’interno del post

Gli elenchi puntati sono importanti, per il fatto stesso di come sono strutturati perchè rompono l’omogeneità dello scritto, quindi creano vuoti e quindi respiro per il lettore. Inoltre dal punto visivo, per intenderci per la nostra vista sono riposanti e catturano l’attenzione.

4. Curare le didascalie alle immagini che inserisci nel post

Le didascalie incuriosiscono il lettore e devono essere profonde al punto giusto

 

5. Aggiungere dei link pertinenti e utili

Non dimentichiamoci di inserire dei link all’interno del post che possono agganciare sia fonti esterne che fonti interne al nostro blog. il link servono a far approfondire il contenuto che sta leggendo il lettore.

 

6. Usare la formattazione del testo

Il grassetto per evidenziare le parole chiave, quindi quando il lettore inizia a scansionare il post lo aiutiamo a centrare l’attenzione sui punti cardine del nostro articolo

 

7. Sfrutta la potenza dei numeri

 

Non esiste niente di più sintetico di un numero. i numeri catturano tremendamente l’attenzione del lettore

8. Organizzare le parole chiave con il grassetto

Le parole in grassetto devono risultare un ulteriore sintesi per il tuo lettore, quindi sceglile bene creando tra di loro un filo logico immaginario.

 

Come diventare uno scrittore migliore

Per diventare migliori, bisogna fare il primo passo.

I secondi passi sono piccoli?… Non importa l’importante è che sono costanti!!!

Voglio raccontarvi della mia esperienza da blogger, idee per piccoli cambiamenti ma allo stesso tempo  significativi.

 1. Limitare gli avverbi

Mark Twain  è conosciuto per il suo stile diretto e semplice.

Il mio libro preferito è (se vi va di leggerlo? Io l’ho letto!)
Le avventure di Tom Sawyer

Gli avverbi di solito sono di poco beneficio per il lettore, soprattutto per quello che vuole andare dritto al punto

 

2. Scrivere e poi fare blogging

Il blogger deve essere in primis scrittore. Mi spiego meglio, se avete una storia in testa scrivete e basta! In questa fase non dobbiamo pensare ai link, alla diffusione del post nei social ecc.. Bisogna prima scrivere tutto ciò che abbiamo in testa e poi apportare ed integrare gli opportuni accorgimenti digitali.

Scrivere significa fare lavoro di ricerca e concentrarsi sulle parole.

 

3. Parlare con un amico se la pagina è vuota ed il cursore lampeggia

Se ti trovi in questa situazione ovvero in mancanza di ispirazione, parla e non fermarti con un amico, con un collega…parla di tutto. Vedrai che qualche argomento di cui parlare nel tuo post lo troverai, ne sono certo!

 

 

4. Prendi spunto da altri scrittori

Attenzione!!! Non sto parlando di plagio.

Ti sto facendo riflettere che puoi prendere spunto da scrittori di successo, carpire il loro stile e la loro pratica nello scrivere è importante.

Fare il primo passo non significa necessariamente avere una idea geniale ed unica.  Ognuno però deve avere il proprio stile e le sue fonti di ispirazione. Non esiste una regola univoca,conosco persone che ascoltano musica prima di scrivere o mentre stanno scrivendo; persone che se non hanno una bottiglia di acqua vicino a sé non riescono; quelli che si alzano alle tre del mattino ecc. Cerchiamo, sforziamoci  sempre di riempire di parole quella pagina vuota per non far si che la noia ci invada.

 

 

 

 

5. Mettersi sotto la doccia oppure in una vasca da bagno

Personalmente le idee migliori mi vengono quando sono rilassato, un bel bagno caldo ha sempre un effetto positivo su di me. Esse nascono sempre quando sono immerso nell’acqua tiepida della vasca da bagno, ma anche quando nuoto al mare d’estate. L’acqua su di me ha proprio un effetto illuminante. Non so se vale lo stesso per voi.

 

 

6.Iniziate sempre con un  piccolo passo

Un viaggio di mille miglia deve cominciare con il primo passo. Lao Tzu

Se vuoi diventare uno scrittore migliore devi compiere sempre  il primo passo, per poi farne il secondo, il terzo….così facendo il domani vi renderà uno scrittore migliore rispetto a quello che siete oggi.

 

Sei passi per fare social media marketing

La maggior parte delle aziende sfrutta i social network per aumentare la loro reputazione online e per vendere di più.

Perché noi blogger non potremmo fare lo stesso?

Perché non seguire i seguenti passi ed incrementare la nostra reputazione online?

 

1. Trasformare il vostro blog ospite in blog proprietario

E’ inutile nascondere che un blog proprietario possa dare una maggiore credibilità e questo lo percepisce anche il nostro lettore. Esso è un ottimo bigliettino da visita! Pensateci!!! Il blog rappresenta per noi  la nostra pietra miliare, il nostro mondo che racchiude passioni, emozioni e condivisioni.Stupendo!!!

Come siamo abituati a curare il nostro giardino, anche il blog deve essere curato ad esempio il design deve essere più pulito, più chiaro, più fruibile. Attraverso i menu cercate di rispondere subito alle esigenze dei vostri lettori, mettendo anche una faq congrua al vostro tema di interesse.

 

 

2. Mettere in evidenza il messaggio del vostro blog

Dietro ogni messaggio che diamo attraverso i post, dobbiamo sempre far trapelare il nostro volto umano, le nostre emozioni. Il lettore riesce a percepirle non c’è niente da fare!!! Quindi per potenziare la diffusione della nostra voce è bene ricorrere ai social tipo Twitter,  Facebook,  Instagram.

L’importante è sempre essere genuini, gentili e non un robot aziendale. E’ bene far capire al lettore che alle nostre spalle c’è una vita, una esperienza vissuta non solo tecnologia amorfa.

 

3. Perché usare i social?

I social network sono nati per rendere più facile e spassosa la condivisione in rete. attraverso i social possiamo conoscere persone che hanno lo stesso nostro interesse, hobby, passioni. Anche altri blogger, autori. Conosco blogger che quando si trovano in una città escono di persona, si incontrano dal vivo con altri colleghi. Ciò è accrescitivo e non solo meramente “freddo” dall’altro capo del computer. Per essere efficaci e farci notare dobbiamo essere in grado di commentare il suo blog oppure il suo social in maniera sana ed intelligente e mai in maniera offensiva.

 

 

4. Concentrarsi su  una piattaforma social primaria

Se Amiamo Twitter però veniamo a conoscenza che il nostro target di lettori è presente in maniera massiccia su facebook,  nulla ci vieta di cambiare rotta. Quindi concentriamoci su un social alla volta, poi i risultati arriveranno. La dispersione a volte può significare disordine.

 

5. Gestire bene il tempo

Con i social si inizia e non si sa mai quando si finisce. La migliore strategia che ho trovato, personalmente, è una sveglietta con il timer. La programmazione del tempo è un concetto fondamentale.

Il tutto deve essere eseguito fino al suono della sveglietta, poi stop!!!

6. Gestire bene i social

Forse per molti di noi i social rappresentano una perdita di tempo, ma gestiti bene possono portare a risultati maggiori ed incredibili: con Focus sui contenuti 😉 mi raccomando!!!

Secondo te qual’è l’elemento essenziale nell’utilizzo di un social network?…..