7.In silenzio comunico lo stesso.

Il silenzio è una fonte di grande forza.
(Lao Tzu)

Perchè non parli?  E’ successo qualcosa?

Stare in silenzio è comunque una forma di comunicazione, è un segnale che ha una forte valenza comunicativa: attraverso esso possiamo trasmettere a chi ci sta vicino collera, indifferenza, imbarazzo, sgomento, indignazione, ansia…..

Anche se non parliamo stiamo comunicando lo stesso.

Non sottovalutiamo il silenzio, gestito male trasmette informazioni negative al nostro interlocutore; ricordo un episodio accaduto durante un seminario che stavo seguendo all’università, all’improvviso va in panne il proiettore  ed il relatore piomba in un silenzio tombale ed insieme a lui tutto il suo pubblico(più di cento persone). Il nostro docente, anziché starsene inerte, con la faccia da ebete, si fosse rivolto alla platea e ci avesse fatto un solare sorriso, sicuramente noi avremmo ricambiato con lo stesso gesto.

Spesso e volentieri siamo spaventati dal silenzio, perché non ci fa essere a nostro agio, perchè non sappiamo gestirlo. Sfuggiamo sempre al silenzio e pur di non restare in questa condizione, ci sforziamo di dire qualunque cosa di carino, giocando a fare i simpatici( una simpatia di plastica , non spontanea che il nostro interlocutore percepisce benissimo!).

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La vera comunicazione nasce proprio dal “non detto“, da ciò che viene omesso in una comunicazione verbale. Il silenzio non significa mancanza di parole, significa sforzarsi a superare quella linea sottile immaginaria del confine ,che separa noi ed il nostro interlocutore

Solo un linguaggio che prevede al suo interno un posto specifico per il silenzio è in grado di stabilire un contatto emotivo positivo con la realtà.

Attraverso il silenzio raggiungiamo la più grande forma di dialogo che si possa raggiungere, ci aiuta a riflettere, a pensare, a conoscersi, a valutare, a goderci la vita. Esso è un mezzo per arrivare alla nostra anima e a quella del nostro interlocutore.

Il silenzio non ci inganna mai e soprattutto non inganna il nostro pubblico. Esercitiamoci a fare delle pause  durante la nostra comunicazione verbale e allo stesso tempo concentriamoci sulle nostre emozioni, sulla nostra gioia nell’affrontare il passo successivo del discorso: il nostro pubblico sarà contento nel  percepire tali emozioni ed avrà fretta di risentire le nostre parole.

Bisogna aprire il nostro cuore e solo in quel momento potremmo vedere che il silenzio è l’unico mezzo vero e sincero che abbiamo a disposizione.

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4 pensieri su “7.In silenzio comunico lo stesso.

  1. andrò a rileggermi un libriccino dal titolo “L’arte di tacere” dell’abate Dinouart (il silenzio cone difesa della propria identità), perché condivido in pieno ciò che hai detto, parole sante. A proposito del potere del silenzio Ghandi diceva”Il rumore non può imporsi sul rumore. Il silenzio sì.” grazie

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