CE LA PUOI FARE A TROVARE UN LAVORO

Non ce la fai ad arrivare a fine mese, perchè hai perso il lavoro?

Vuoi cambiare lavoro, perchè sei insoddisfatto di quello attuale?

Ti senti ai piedi di una montagna altissima da scalare e non hai le forze per scalarla?

NON PERDERTI D’ ANIMO: “Ce la puoi fare a superare questo momento”

 Sei pronto? Si comincia!

La maggior parte delle persone, quando ha un problema non ragiona più bene e va in tilt.

Cerca di arrampicarsi sugli specchi, pensa che ogni strada è buona ed alla fine si trova con un pugno di mosche in mano.

Risultato: Si sente stanca ed inizia a procrastinare (ovvero a rimandare le cose da fare), della serie “lo faccio dopo“; “c’è tempo fer farlo” e la loro vita, il loro progredire si dirige verso il fondo e la luce diventa sempre meno intensa.

Se sei arrivato a leggere fin qui, sei sulla buona strada.

Se stai pensando che le cose che hai letto fino ad adesso sono trite e ritrite: può darsi!

Ma attenzione, le cose che dirò in seguito sono una sintesi, un bignami dei  tanti libri che ho letto ed ho messo in pratica. Nulla ti vieta di  fare il mio stesso iter  impiegando un tempo “X” relativamente lungo , che va benissimo come bagaglio culturale, ma sicuramente inefficace per raggiungere un obiettivo  ( IL TUO OBIETTIVO) a breve termine. Chi ottimizza il tempo e parte prima VINCE!

Di seguito leggerete il Capitolo 1, tratto dal mio ebook ” Ce la puoi fare a trovare un LAVORO”

1. Avere un obiettivo

Prefissarsi un obiettivo è la base per ottenere quello che si vuole.

Per formulare un obiettivo ben organizzato, c’è bisogno, in primis, di aumentare la propria autostima, tradurre i propri sogni in obiettivi, e stilare un piano di azione efficace.

1.1 Il proprio “sè”

La parola autostima deriva  dal termine “stima”, ossia la valutazione e l’apprezzamento di sé stessi e degli altri.

Platone scriveva :” L’anima sa chi noi siamo fin dal principio

Studiosi e filosofi succedutesi nel corso dei millenni sono giunti alla conclusione che in ognuno di noi è racchiuso un sé unico e vero. Lo si può soffocare o alimentare, calpestare o sviluppare ma mai sopprimere.

Quando si perde il lavoro per una causa oggettiva, che non dipende dalla nostra volontà, la nostra mente comincia  ad immaginare il sistema per spezzare la nostra autostima.

Quando si verifica ciò, molto spesso si entra in un loop mentale di autocritica negativa e di colpevolizzazione che soffoca il nostro sé.

Come può ,in questa situazione, una persona pianificare e reinventarsi una nuova vita lavorativa?

Non può,  perchè  incomincerebbe a pianificare il proprio obiettivo partendo con il piede sbagliato,  aumentando così la probabilità di insuccesso.

Ricordarsi di quando si aveva un lavoro, e che lo si svolgeva in maniera egregia è un ottimo punto di partenza, perchè in quella fase la sua mente immaginava il sistema per dare alimento alla propria autostima.

1.2 Immaginazione

Tieni stretti i tuoi sogni perchè, se i sogni muoiono, la vita diventa come un uccello dalle ali spezzate che non può volare. (Langston Hughes)

Quando si è bambini , il sognare liberamente è ricorrente perchè non si pongono limiti ai propri sogni con atteggiamenti critici e di rifiuto.Crescendo però, si sentono dire cose come” Non fare il sognatore!” o ” Sii più realista!” ed è quasi come se,maturando, si inserisse in loro una specie di forza di attrito naturale. E’ una tragedia che per molti di noi i sogni diminuiscano con il passare degli anni e che le frasi del tipo ” Non posso farlo” o ” Non funzionerà mai” iniziano ad insinuarsi nella propria testa.

Nessuno può portarvi via i vostri sogni. Un esempio significativo di questo concetto è costituito dalla storia di Victor Frankl, famoso psichiatra, che per anni è stato sottoposto a terribili torture in campi di sterminio nazisti, il quale è riuscito a sopravvivere a queste terribili atrocità perchè non ha permesso ai suoi spietati aguzzini di privarlo dei suoi pensieri e dei suoi sogni. Egli è un uomo che ama citare il filosofo Nietzsche:

“Colui che ha un “perchè” per vivere, riesce a sopportare quasi qualunque “come”

1.3 Strategia

Sognare senza passare all’azione, significa non realizzare i propri sogni.

Ve lo immaginate un allenatore di Calcio di serie A che inizia il campionato senza un programma di gioco? O ad un isegnante delle scuole elementari che insegna a scrivere agli alunni della prima senza un programma didattico?

Ci vuole un piano d’azione.

Innanzitutto trasformiamo i vostri sogni in realtà. La prima cosa da fare è semplice: cambiare la definizione da sogno a obiettivo.

Il termine obiettivo è molto più forte e dinamico di sogno. E’ un obiettivo e la differenza è importante.

Innanzitutto l’obiettivo deve essere raggiungibile; se avete quarant’anni e volete diventare l’attaccante del Real Madrid, si tratta probabilmente di un obiettivo irrealizzabile.

Se il vostro obiettivo è di trovare un lavoro , dovete scoprire che tipo di preparazione e di esperienza professionale sono necessarie, quali aziende offrono quel tipo di lavoro, dove si trovano e così via.

Inoltre, il tempo di realizzazione dell’obiettivo deve essere realistico, non esiste in nessun calendario  ” prima o poi

Moltissime persone si fermano alla fase del  sogno. Stabilire i limiti di tempo entro i quali raggiungere l’obiettivo è un’altra importante fase del processo che trasforma gli obiettivi in risultati.

Una volta assodato che il vostro obiettivo è realizzabile, sicuramente troverete degli ostacoli.

Gli ostacoli molto spesso possono nascere da influenze familiari , perchè di solito la persona che deve percorrere una nuova strada per affrontare un progetto cerca conforto nella famiglia.

Ad esempio, vi sarà già capitato di sentire di qualcuno che ha deciso di dimagrire e il cui piano viene sabotato da membri della famiglia invidiosi perchè, a loro volta, non sono riusciti a perdere peso.

E’ assolutamente indispensabile mettere i propri obiettivi per iscritto. Finchè le idee non sono sulla carta, non si potrà definire un piano.

La maggior parte di noi è stata messa in attesa al telefono e ,distratta dalla musichetta di sottofondo, si è dimenticata a chi aveva telefonato.

Tenere gli obiettivi in mente è una strategia inefficace perchè il cervello riesce a captare solo un pensiero alla volta; ciò significa che basta una semplice distrazione che ci fa perdere , temporaneamente, il punto del nostro obiettivo. Ce lo ricorderemo solo quando si presenterà il problema, cioè solo quando sarà troppo tardi.

Quindi è bene mettere gli obiettivi per iscritto, ma è ancora meglio scriverli su un post-it e appiccicarlo in un posto dove passate molte volte al giorno: lo specchio del bagno, il frigorifero, il tavolo di lavoro, il cruscotto dell’auto ecc.

Potrebbe essere una buona idea usare fogli adesivi di diverso colore, un colore per ogni obiettivo per non  creare confusione.

Indice

Il Capitolo 1 (lo hai letto già.)

In seguito troverai i capitoli rimanenti del mio ebook.

  • Capitolo 2 Come migliorare la propria autostima
  • Capitolo 3 Come fare un piano di azione efficace
  • Capitolo 4 Come ricercare le offerte di lavoro
  • Capitolo 5 Come scrivere un curriculum efficace
  • Capitolo 6 Come affrontare al meglio un colloquio di lavoro
  • Capitolo 7 Come proporsi alle aziende sfruttando un blog
  • Appendice: 1000 link di aziende che cercano personale

NB: I MODULI DEL LIBRO POSSONO ESSERE ACQUISTATI SINGOLARMENTE.

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